giovedì 22 luglio 2010

Giumbolando: un mestiere da ridere e da premiare

Lama Mocogno consegna il 1° agosto 2010 la cittadinanza onoraria a Guido De Maria, papà di “Supergulp!”, e lo festeggia con diversi eventi.

Lama Mocogno, 22 luglio 2010 - Guido De Maria, uno dei registi italiani più innovativi in termini di contenuti, linguaggio e utilizzo del mezzo televisivo, che ha trasposto per la prima volta nel mondo il fumetto in televisione creando un nuovo genere culturale di massa: il “Fumetto in TV”, verrà insignito il prossimo 1 agosto 2010 della cittadinanza onoraria di Lama Mocogno, comune dell’appennino modenese che ha dato i natali al regista. Il Consiglio comunale di Lama Mocogno, presieduto dal sindaco Luciana Serri, si riunirà in seduta speciale proprio per concedere il suo massimo riconoscimento a Guido De Maria, il primo che il prestigioso regista riceve nella terra modenese dove da anni vive e lavora.
Lama Mocogno dedica a questo suo cittadino onorario una serie di iniziative ed eventi intitolati “Giumbolando, un mestiere da ridere”, dal nome di un buffo personaggio inventato da Guido De Maria per la trasmissione “Supergulp!”. La cerimonia di consegna della cittadinanza è fissata alle 19,00 dell’1 Agosto con l’inaugurazione della mostra “Giumbolando!” allestita presso la Sala Consiliare del Comune dove verranno esposti disegni e tavole che ricostruiscono il lungo percorso artistico del regista dalle vignette ai Caroselli, da Supergulp agli spot. Seguirà una cena di beneficenza, cui parteciperanno “l’autore e i suoi amici” tra cui lo scrittore Valerio Massimo Manfredi, il cartoonist Silver (Guido Silvestri), lo scultore Davide Scarabelli, il fotografo Franco Fontana e molti altri, presso i Treppi della Ruzzola, nell’ambito della Festa della Pubblica Assistenza, in ricordo di Rosanna Caroli, moglie di Guido De Maria, scomparsa di recente.
Il clou della serata sarà l’incontro-performance con l’autore alle 21,15 presso il teatro all’aperto “La Rotonda”, una conversazione-spettacolo tra De Maria e il pubblico presente, che ripercorrerà oltre cinquant’anni di carriera tra proiezioni di filmati e aneddoti.
La mostra rimarrà aperta presso la Sala Consiliare del Comune di Lama Mocogno dall’1 al 22 Agosto 2010 nei giorni di giovedì e sabato, dalle 10,00 alle 12,00, e la domenica dalle 17,00 alle 19,00.

Evento e ufficio stampa a cura di negrinievaretto

giovedì 15 luglio 2010

Jentu: nome, logo e packaging per la buona verdura fresca dalla bella terra del Salento.


“Jentu” nel dialetto salentino significa “vento”, quel vento buono, che insieme al mare e al sole rendono unica questa splendida terra di Puglia: il Salento. E Jentu è il nome pensato da Gigi Barcella per l’azienda con sede a Guagnano, nel cuore del Salento, nata con l’obiettivo di servire la grande distribuzione del centro e sud Italia, distribuendo con il proprio marchio una gamma completa di prodotti – insalate e verdure fresche - pronti al consumo. Jentu fa parte del gruppo bergamasco Agronomia e aderisce al marchio collettivo comunitario Prodotti di Puglia che sostiene il consumo di prodotti locali.

Partendo dalle suggestioni del nome, sotto l’art direction di Massimo Negrini, negrinievarettoebarcella ha poi realizzato il logo dell’azienda, presente sulle diverse linee di packaging – caratterizzate dal color giallo del sole del Salento – dando così una personalità alle numerose verdure e insalate in sacchetto o in vaschetta, divise in quattro famiglie principali: le tenere, le croccanti, le ciotole (insalate miste) e le verdure da cuocere.
Jentu coltiva i propri prodotti applicando il disciplinare di produzione “A lotta integrata”, per garantire il minimo uso possibile di pesticidi e concimi, a favore di un’agricoltura sostenibile, basata sulla tracciabilità e stagionalità dei prodotti e che favorisce un consumo intelligente e attento alle bio-diversità, come recita il pay off che accompagna il marchio in tutto il materiale “dalla terra più bella, la natura più buona”.

Il naming e la brand idea studiati per Jentu rafforzano ulteriormente la partnership iniziata da alcuni anni tra il creativo Gigi Barcella e l’agenzia Negrini&Varetto, già consolidata sul campo grazie a numerosi lavori realizzati insieme a firma negrinievarettoebarcella per CALV (Consorzio Agrario Lombardo Veneto), Gibidi, Gruppo Bandini Industrie, Lucchini RS, autocarri ISUZU e altri ancora.

venerdì 9 luglio 2010

Il futuro della pubblicità: attenti ai gorilla!

Ieri, al Teatro Strehler di Milano, si è tenuta l’assemblea annuale dell’UPA (Utenti Pubblicitari Associati). Tra il pubblico numeroso, c’era anche il nostro Claudio Varetto, in rappresentanza di Federpubblicità, che ha scritto al proposito questo intervento.

Milano, 8 luglio 2010 – La pubblicità è in forte ripensamento. Lorenzo Sassoli de Bianchi, presidente dell’UPA, aprendo l’assemblea annuale, ha detto infatti che “molti cambiamenti si stanno avvicendando sotto i nostri occhi: stiamo passando dal web dell’informazione al web delle persone”. Internet da monologo è divenuto dialogo. Cambiamenti che avvengono in tempi rapidi: come ha sottolineato nel suo intervento Franco Bernabè, amministratore delegato di Telecom, in Italia nel 2009 gli utenti di Facebook sono passati da 7 a 14 milioni, e nel 2010 hanno già superato i 17 milioni. I social network accorciano la catena del valore: il mercato principale diventa quello di nicchia (anche individuale) e non più quello di massa, anche se i mass-media tradizionali continuano e continueranno a convivere con le nuove tecnologie. In un labirinto non esiste più un’unica porta per raggiungere il consumatore.

Alex Bogusky (nella foto), giovane e celebre pubblicitario americano appena ritiratosi dalla professione (vincitore di molti premi e ideatore del celebre pollo di Burger King), ha basato il suo intervento sui “9 gorilla” a cui stare attenti nella comunicazione corporate, ovvero valori emergenti caratteristici dell’era multicanale e del nuovo “consum-attore” (come lo definiva Giampaolo Fabris). Innanzitutto il “Digital super me”, l’alter ego che viene creato sui social network che mostra quanto siano belli i propri figli, le proprie vacanze e quant’altro di se stessi. Ancora gli altri gorilla della corporate trasparency: l’energia alternativa, la trasparenza, il sistema sostenibile, la forza lavoro digitale, il “Super We” (ovvero le community), l’alimentazione sana, “moving people” e “the nowness” (ovvero l’adesso). La maggior parte delle aziende deve prestare attenzione a tutti i gorilla.

In chiusura di assemblea, Sassoli de Bianchi ha annunciato che per il 2010 la crescita degli investimenti pubblicitari è stimata al 2%. Non molto, se si pensa che lo scorso anno la spesa pubblicitaria, rispetto al 2008, era calata del 13% e quindi siamo ancora lontani dai volumi di due anni fa. Comunque, è un segno positivo.

giovedì 1 luglio 2010

Piccola Città, Piazza Grande: Guccini incanta Modena.


Auschwitz, poesia di un moderno don Chisciotte, trascina il pubblico.

Modena, 30 giugno 2010 - Tutto esaurito a Modena in Piazza Grande al concerto organizzato per festeggiare i 70 anni di Francesco Guccini: 5500 i biglietti venduti ma tanti i fan che lo seguono fuori dalle transenne. Tra il pubblico in Piazza gli amici di sempre: Guido De Maria, papà di SuperGulp!, Franco Fini Storchi, con cui a sorpresa esegue Be-bop-a-lula, Carlo Petrini, fondatore di SlowFood e tanti altri.
Che colpo d’occhio Piazza Grande gremita con le mani alzate ad accarezzare parole scritte in cielo, libertà dal pregiudizio, libertà di pensiero, libertà!
Qui non ci sono né cinicicodardi, all’aurora siamo tutti pronti per rincorrere quel sogno di noi che è la vita che abbiamo davanti, tempo grato che scivola addosso e lascia ricordi, segni .. pagine piegate dentro il libro di racconti entusiasmanti, frasi in evidenza, la piega amara sul viso, un dito schiacciato quando ero bambina, il tuo raro sorriso.
Addosso quella quotidianità esclusiva: le festine di ieri, su e giù per i portici a guardare un negozio di dischi, l’elmo di Mambrino nella bacinella da barbiere, stoviglie color nostalgia, occasioni perdute: François tu canti francese perché l’italiano non ti basta.
Abbiamo vinto, abbiamo perso: vieni Sancho c’è ancora in cielo o in terra un luogo o un posto dove non soffriremo e tutto sarà giusto, anche se non sai illuderti risolleva da terra quella bandiera stanca e logora, non c’è più nessuno, solo tu puoi farlo.
E quando Auschwitz risuona sventola su Piazza Grande la bandiera della pace, consumata e irrealizzata, la dignità di una promessa e di un impegno che non possiamo lasciare cadere nel fango di tempi barbari. Io chiedo come può l’uomo uccidere un suo fratello … ancora e sempre cresce il vento della violenza: ci hanno tolto voce, cittadinanza e lavoro ma siamo ancora qui a non cedere il diritto di un figlio per un impiego, a scrivere parole di denuncia a prezzo della propria sicurezza, ad opporre conoscenza e coscienza al profitto rapace che innova ma non impara, senza capacità d’investire nel futuro.
Corre la storia senza fermarsi, la sua locomotiva è un cuore d’eroe sul letto quotidiano, ardente.
Uno, spregiatore d’orologi stava nel Tempio a dire/verrà distrutto/luogo meno adatto: vecchia la storia e nuova la scelta. Sfugge il Vangelo a chi lo porta e un dì verranno da Cuernavaca a dire: stare lieti a tavola!

Grazie Francesco!
Grazie Guido!