Carpi (MO), 8 settembre 2014 - “Ebbene sì, maledetto Carter. Hai vinto anche stavolta!” Nick Carter, il detective dei fumetti in TV, creato dal duo modenese Bonvi (Franco Bonvicini) e Guido De Maria sarà infatti tra le glorie celebrate sotto la Ghirlandina al Festival Filosofia che si terrà dal 12 al 14 settembre. D’altra parte dato il tema dell’edizione, la Gloria, non poteva mancare l’omaggio ai maestri modenesi dell’animazione italiana: Guido De Maria e BONVI, Paul Campani con Secondo Bignardi e Renato Berselli, che hanno dato vita agli Studi dell’animazione modenese, una scuola, tra letteratura disegnata e industria culturale, che coi suoi personaggi e le loro storie ha segnato un’epoca della comunicazione televisiva e della réclame da Carosello a Supergulp e creato miti e detti dell’immaginario collettivo di una generazione.
La
loro opera verrà ripercorsa a Modena con proiezioni e docu-film nel corso di tre serate, una per ogni data del
Festival Filosofia, presso la Piazza dell’ex Manifattura Tabacchi, e ben due saranno
le mostre e le installazioni
dedicate: la prima presso la sede della galleria d’arte moderna D406
fedeli alla linea dal titolo “Campani,
Bignardi, Bonvi, Berselli, De Maria. Da Carosello a Supergulp! La gloria
dell’animazione italiana attraverso gli Studi modenesi” dove saranno
esposti inediti di Bonvi, una
seconda “L’officina dell’animazione modenese d’autore” presso la Fondazione San Filippo
Neri con installazioni dedicate. Serate e mostre si avvalgono della curatela di
un team d’eccezione formato da Stefano Bulgarelli, Claudio Varetto, Fabio e Stefano
Bignardi e il fumettista Clod. Tutto il percorso sull’animazione e su Bonvi è
stato realizzato con il contributo della galleria D406 fedeli alla linea
presso la cui sede la mostra proseguirà ben oltre il Festival fino a novembre.
All’inizio,
a metà degli anni ’50, fu la
Paul Film di Paul Campani che, complice una
neonata Radio Televisione Italiana, realizzava spot animati (suo l’Omino coi
baffi), cui si affiancarono poi all’inizio degli anni ’60 la Cartoncine di Renato Berselli e lo Studio
Bignardi. Berselli, dopo la gavetta alla Paul Film, lavorerà in proprio
(per marchi come Campari e Invernizzi) e come contoterzista per la PlayVision di De Maria, il quale forte
dell’esperienza nel mondo di Carosello (suo il personaggio di Salomone, Pirata
pacioccone, con la realizzazione grafica di Ebro Arletti) tramite la Vimder Film di Bologna
e l’agenzia pubblicitaria LDB, creò il
suo studio a Modena all’inizio degli anni ’70 per la realizzazione dei Fumetti
in TV. De Maria, trasferitosi a Modena, dopo una breve collaborazione con
Secondo Bignardi, darà vita a PlayVision,
di cui sarà titolare unico, che condividerà la sede con PlayComics dell’amico Bonvi.
In
mostra presso D406 fedeli alla linea disegni e materiale prodotti dagli studi
dell’animazione a Modena, i personaggi di Carosello, dall’Omino coi baffi a
Miguel (son mi), a Giumbolo di De Maria animato da Berselli per Supergulp, al
Nick Carter dei Fumetti in Tv di Bonvi-De Maria. Ma la vera chicca sarà una
collezione di inediti storyboard originali
delle mitiche Sturmtruppen di Bonvi, una raccolta di taccuini con schizzi
delle strips finora mai esposti dove si può ammirare l’espressività incisiva
del vignettista e lo sviluppo narrativo dell’autore. Le opere sono state
ritrovate casualmente nel corso delle attività di catalogazione del patrimonio
d’arte lasciato da Bonvi che vede impegnati la figlia, architetto Sofia Bonvicini, per conto degli Eredi,
e Claudio Varetto, che con la sua agenzia si occupa del rilancio editoriale
dell’opera del maestro. La mostra inaugurerà Venerdì 12 settembre alle 18.00,
resterà aperta nei giorni del Festival dalle 9.00 alle 23.00, ma proseguirà
fino a Novembre. Mentre presso la Fondazione San Filippo
Neri aprirà i battenti sempre Venerdì 12, ma alle 19.30, la mostra “L’officina
dell’animazione modenese d’autore” visitabile dalle 9.00 alle 23.00 nei
soli giorni del festival.
Da
segnalare, inoltre, tre serate, nella piazza della Manifattura Tabacchi, dove gli
amanti dei cartoons, potranno rivivere le cronache di straordinarie vite
d’artista nel racconto scoppiettante di Guido
De Maria (alle 20.30 di sabato sera), in una Modena mitica e leggendaria
dove aneddoti, presunte avventure e veri amarcord restituiranno il clima di una stagione di passioni scapigliate che
seppe conciliare arte e impresa e costruire sotto la Ghirlandina una realtà
economica con corredo di fatturati e posti di lavoro, una specie di Disney
all’italiana.
Dopo
l’inaugurazione del Bonvi Parken, avvenuta due anni fa per iniziativa di
Roberto Alperoli, all’epoca assessore alla cultura del comune di Modena, la città in occasione del festival che più la
rappresenta continua a valorizzare un patrimonio d’arte e cultura che, eternato
in tante gag e citazioni, ha in parte contributo a costruirne il mito di città laboriosa
e sorridente.
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