venerdì 4 luglio 2014

What’s up? #Storia forte #storytelling efficace.


Da “Salomone pirata pacioccone” ad “Altissima, Purissima, Levissima” alla “Wittenstein cube solution”.

 
La pubblicità ai tempi di Carosello e l’advertising della Milano anni ‘80 sono due lezioni di pubblicità che partono dalla golden age della professione, ora, nei tempi della multicanalità, in profondo mutamento. Ne hanno parlato, fra aneddoti e case history, Guido De Maria, Gigi Barcella insieme a Claudio Varetto durante il convegno “Dalla pubblicità allo storytelling” che si è tenuto il 10 giugno a Modena, presso l’auditorium Confesercenti, in occasione del 25mo anno di attività dell’agenzia di comunicazione NegrinieVaretto.

Carosello fece da apripista e come tutte le start up fu una corsa in avanti rispetto al costume e al gusto di un’Italia orgogliosa del proprio fare ma digiuna di marketing, un’epoca contrassegnata da inventiva e voglia di divertire con leggerezza e savoir faire. Partendo dalle domande e dalle riflessioni della giornalista modenese Daniela Grassi, Guido De Maria ha rievocato la Modena capitale della reclame, gli anni formidabili di Paul Campani, Bonvi, Guccini, Silver. Qui il regista modenese, reso famoso dalla trasmissione televisiva Supergulp,  ha creato spot pieni di gag e di situazioni esilaranti dove il prodotto era un tabù e il messaggio si basava su claim e personaggi rimasti per sempre nella memoria collettiva: Salomone, il pirata pacioccone, i Brutos, Franco e Ciccio o la madrina delle cucine Chic. La creatività si nutriva di storielle simpatiche e divertimenti, un garbo e un’ironia che contraddistinguono lo stile pubblicitario di Guido De Maria anche negli spot attuali di Loacker. La seconda è una stagione internazionale, di ampie vedute e di grandi mezzi, quando per pubblicizzare un brand italiano dell’acqua si girava alle pendici dell’Everest. La stagione di cui Gigi Barcella è stato testimone, come copy e direttore creativo in Pirella Gottsche, coincide con l’avvento della TV commerciale quando si affermano nuovi tempi, più short, e formati dove il prodotto si integra nel messaggio. Un esempio su tutti il claim famoso in tutto il mondo “Altissima, Purissima, Levissima.” (Giusto il titolo del suo intervento: Tre superlativi, due virgole, un punto.)


Gli anni ’90 sono stati caratterizzati dal duopolio Rai-Mediaset che apre la strada ai format internazionali, come racconta Maria Chiara Duranti, esperta di format televisivi che ha introdotto the Big Brother in Italia per conto di Mediaset. Con la nuova TV, on line e on demand, si afferma l’evoluzione multipiattaforma dei programmi televisivi e la forza delle storie diventa decisiva. Guardando a questo nuovo contesto, Claudio Varetto ha fotografato le tendenze della big bang disruption in atto, caratterizzata dall’esplodere delle nuove modalità mobile e internet. La multicanalità trasforma l’audience tradizionale in una comunità delocalizzata interconnessa, con un day set up dove tablet e smartphone condividono e contendono ai media tradizionali l’attenzione dei consumatori, creando logiche non solo di sostituzione ma di integrazione tra i mezzi la cui catena è sempre più lunga e richiede strategie coerenti col nuovo ambiente e col nuovo consumatore.

Ma qual è il segreto per una pubblicità efficace? L’entusiasmo dei pionieri, la ricchezza di mezzi degli anni d’oro della Milano da bere, un grande pensiero strategico, l’innovazione di prodotto/mercato, un insight ragionato o nato per caso? La creatività è tutto questo, ma il vero ingrediente segreto è una storia forte. Si può dire che la creatività non è l’anima che si aggiunge a un corpo commerciale ma è un fatto emozionale, basata su soluzioni contro-intuitive perché le regole di qualsiasi gioco (produttivo, organizzativo, commerciale) possono essere sovvertite per mettere insieme idee belle e utili. Ne sono un esempio alcune case history, firmate NegrinieVaretto, presentate a fine incontro tra cui la campagna Wittenstein (meccatronica), l’opening di Ventanni Fashion Store a Carpi con Carla Gozzi e la campagna internazionale di Lucchini RS, realizzata insieme a Barcella. Le campagne testimoniano 25 anni di passione e lavoro tra marchi, corporate identity, campagne tradizionali e social di N+V: “Ci siamo incontrati a Milano, all’Istituto Europeo di Design, lavoravamo bene insieme e abbiamo deciso di condividere la stessa scommessa, nostra e delle aziende clienti, quella di costruire una narrazione forte basata sulla professionalità, il rispetto reciproco e l’aggiornamento continuo.” Dichiarano all’unisono i “ragazzi” N+V. 

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