Carpi (MO), 25 luglio 2014 – Gli eroi non muoiono mai. E attraverso di loro
continuano a vivere i loro autori. Accade a tutti i classici, a qualsiasi epoca
e genere appartengano: dalla commedia al thriller all’avventura. Succede anche ai
personaggi dei fumetti anche quando sono semplici soldaten. Le Sturmtruppen sono
per sempre un quotidiano sberleffo al
militarismo, l’esempio dell’ironia che con intelligenza irride qualsiasi
ideologia totalizzante. E anche quando l’autore scompare nelle brume di una
fredda sera di dicembre in realtà resta con noi, specie quando la sua vita è
più incredibile ed esilarante di un romanzo. E’ accaduto e accade ancora a Franco Bonvicini per sempre e per tutti
“il Bonvi”. Il maestro del fumetto della scuola modenese, una vita
controcorrente, scriveva il Corriere della Sera nel 1995 riportando la notizia
inaspettata della sua morte, un amico
generoso e un uomo libero dai ricatti del denaro, dalle lusinghe del potere,
dalle trappole della notorietà.
Prendersi
cura della sua eredità artistica non
è un banale impegno commerciale, ma significa avere l’opportunità di
valorizzare un patrimonio che appartiene alla storia della cultura di questo
Paese. Un compito che, per scelta degli Eredi Bonvicini, ovvero i figli Sofia e
Francesco e la vedova
Maria Angela , toccherà a Claudio
Varetto che, con n+v comics, divisione specializzata in fumetti
dell’agenzia di comunicazione negrinievaretto, ha ricevuto l’incarico di gestire i diritti editoriali dell’opera di
Bonvi sia in Italia che all’estero. Un incarico che vive una doppia
scommessa: rendere onore all’artista e insieme all’uomo, perché davvero vita e
opere in Bonvi sono un tutt’uno. Un impegno a lungo inseguito da Claudio
Varetto, che ha conosciuto da bambino il Bonvi in quella fucina di artisti che
fu lo studio di Supergulp a Modena, dove incontra il suo mentore Guido De
Maria, e poi Silver e Clod.
D’altra
parte dopo il recupero e il rilancio di Nick
Carter, di cui Bonvi è co-autore con Guido De Maria, e dei “fumetti in Tv”,
ri-editati in DVD con iniziative collaterali, mostre e libri che hanno fatto
ricordare o conoscere uno dei personaggi televisivi più amati della TV
italiana, chi altri se non Claudio Varetto poteva misurarsi con l’opera omnia di Bonvi? Gli eredi hanno
scelto in lui la persona in grado di valorizzare oggi il maestro autore di Sturmtruppen, prima strip made in Italy
apparsa nel 1968 sul quotidiano Paese Sera e che diventò nel giro di pochi anni
un best-seller mondiale, e poi, tra le altre cose di “Cronache del dopobomba” e “Storie
dello spazio profondo” realizzato insieme con Francesco Guccini. Tra i
progetti già in cantiere diverse iniziative editoriali per restituire agli
appassionati e far conoscere ai più giovani l’opera di Bonvi a quasi vent’anni
dalla sua improvvisa e prematura scomparsa.