domenica 23 gennaio 2011

Il decalogo della comunicazione pubblicitaria secondo Federpubblicità

Confesercenti di Modena, primaria associazione di categoria delle piccole e medie imprese modenesi, e Federpubblicità di Modena, federazione sindacale degli operatori della pubblicità in seno a Confesercenti, hanno siglato a partire dal 2011 una convenzione per offrire alle oltre 5.500 imprese associate un nuovo servizio a supporto della comunicazione pubblicitaria delle aziende. L’iniziativa si avvale della consulenza dei professionisti della comunicazione aderenti a Federpubblicità che, su richiesta, eseguiranno un check-up gratuito della comunicazione delle imprese associate a Confesercenti e forniranno una breve analisi del loro posizionamento. E’ stato inoltre definito un decalogo della comunicazione pubblicitaria per le aziende: un elenco di buone pratiche per rendere più efficace il rapporto con il cliente, attuale e potenziale, e un vademecum per non vanificare l’investimento di denaro degli operatori economici.
Dopo due anni di crisi generale che ha inciso pesantemente sui consumi e sul fatturato delle imprese del comparto commerciale, specie per il commercio al dettaglio, le associazioni di categoria ritengono che sia strategico sostenere le imprese con servizi mirati di orientamento alla crescita e allo sviluppo. In particolare Confesercenti pone l’accento sul difficile rapporto tra imprese e investimento pubblicitario. La pubblicità viene vista, infatti, come un costo senza un chiaro ritorno dalla stragrande maggioranza delle imprese commerciali modenesi; una tendenza in ulteriore peggioramento rispetto al pessimo dato rilevato dalla ricerca commissionata nel 2005 dall’associazione, quando quasi il 50% dei commercianti modenesi dichiarava di non investire in pubblicità e anche tra coloro che lo facevano pochi superavano la cifra, irrisoria, di 1.000 euro l’anno. Una scelta che rischia di essere molto penalizzante e che contrasta con i comportamenti dei consumatori modenesi che, secondo la rilevazione condotta da Federpubblicità nel 2009, nel 40% dei casi acquistano prodotti di cui hanno visto e ricordano la pubblicità.
Non si tratta banalmente di promuovere una campagna a favore della pubblicità, ma di far crescere nelle aziende la consapevolezza che la comunicazione non solo è importante ma è inevitabile. Come scriveva Paul Watzlawick, guru della scuola di Palo Alto, “Non si può non comunicare, per gli altri siamo quello che comunichiamo”; vale dunque la pena di imparare a farlo nel modo giusto e più efficace. Proprio per questo Federpubblicità di Modena ha stilato il decalogo della comunicazione pubblicitaria, una breve guida che riassume in 10 punti gli elementi chiave per una comunicazione d’impresa efficace e di successo. Dall’analisi di mercato, alla indispensabile conoscenza del cliente, dall’individuazione delle modalità più idonee fino alla scelta del canale più adatto attraverso il quale creare una relazione forte con il cliente, attuale e potenziale. Con una raccomandazione generale: per evitare di sprecare denaro occorre pianificare gli interventi e l’investimento, decidere prima obiettivi e contenuti, non agire a caso o per spirito di emulazione. E soprattutto avvalersi di persone serie e preparate perché il cambiamento è globale e investe anche il consumatore e gli strumenti della comunicazione pubblicitaria, basti pensare all’avvento dei nuovi media molto più social e partecipativi.
Per tutto questo, al fine di massimizzare il ritorno per le imprese, è opportuno rivolgersi ad esperti e professionisti della comunicazione di impresa. La stessa indagine condotta da Confesercenti nel 2005 lo confermava, quanti allora si sono avvalsi di una consulenza professionale sono risultati maggiormente soddisfatti e propensi a continuare ad investire nel tempo.

“Lo scorso anno durante la sua lezione al Politecnico di Milano, Philip Kotler così riassumeva il dilemma delle aziende in tempo di crisi: c’è chi preferisce alzare muri, nell’illusione di difendersi, e chi preferisce aprire finestre” – ha ricordato Claudio Varetto, presidente provinciale di Federpubblicità, che figura tra i principali promotori di questa iniziativa. – “Questa iniziativa è una finestra aperta sui cambiamenti agendo sotto due profili: sostenere lo sforzo di comunicazione delle aziende, anche di quelle più piccole, e promuovere la consapevolezza dell’importanza di una comunicazione efficace all’interno delle imprese associate a Confesercenti.”

ECCO IL DECALOGO DELLA COMUNICAZIONE PUBBLICITARIA PER LE AZIENDE:
1. NON SI PUO’ NON COMUNICARE. PER GLI ALTRI VOI SIETE CIO’ CHE COMUNICATE.
2. DESTINATE SEMPRE UNA PARTE DEL BUDGET ALLA COMUNICAZIONE.
3. PRIMA DI COMUNICARE FATE UN'ANALISI DI MERCATO.
4. FISSATE LA MISSION E LA VISION.
5. IMPARATE A CONOSCERE IL VOSTRO CLIENTE (ATTUALE E POTENZIALE) E I SUOI BISOGNI.
6. TROVATE IL MODO GIUSTO PER COMUNICARE CON IL VOSTRO CLIENTE (ATTUALE E POTENZIALE).
7. LA PUBBLICITA' VIAGGIA SU CANALI DIVERSI, CON MODALITA' SPECIFICHE E SI RIVOLGE A PUBBLICI DIFFERENTI. OCCORRE SAPER SCEGLIERE.
8. CI SONO ANCHE LE NUOVE TECNOLOGIE.
9. IL CONSUMATORE STA CAMBIANDO. ANCHE LA PUBBLICITA'.
10. NON SPRECATE DENARO. CHIEDETE A DEI PROFESSIONISTI.